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del 06/03/2024
La storia, la vicenda:

Nel 1931 a San Lorenzo viene inaugurato il teatro cinema Palazzo, che diventa subito luogo di aggregazione e di frequentazione familiare. 
Hanno calcato le sue tavole Ettore Petrolini e Romolo Balzani.
SubΓ¬to  il bombardamento del 19 luglio del 1943 Γ¨ stato ricostruito e con la sua programmazione di prima visione Γ¨ stato per San Lorenzo negli anni '70/'80 un faro di attrazione per intellettuali e artisti, rendendo il quartiere quella fucina di cultura gemellata con la sua tradizione popolare. 
Successivamente da celebre cinema-teatro ad accademia del biliardo e a sala bingo, fino alla chiusura e alla notizia di una ristrutturazione per farne un casinΓ². 
Da qui la resistenza e l'opposizione di moltissimi residenti che desideravano ancora che fosse luogo di aggregazione con iniziative culturali aperte al quartiere. 
Poi inizia la storia dell’occupazione del "Nuovo Cinema Palazzo", che tranne una breve parentesi iniziale, non Γ¨ risultata inclusiva di tutte le realtΓ  che rappresentano il territorio e nel tempo non hanno avanzato proposte concrete che potessero definire una reale pluralitΓ  di voci o un'identitΓ  riconoscibile del quartiere.

Da quest'anno inizia una nuova fase attraverso una nuova gestione privata. Gestione che sta incontrando le diverse realtΓ  del territorio per capirne i bisogni con la possibilitΓ  di avanzare proposte condivisibili con i residenti.

VERSO UNA NUOVA COMUNITΓ€ APERTA:
L' esigenza di chiarire ed esplicitare le ragioni profonde e condivise di questo testo richiede alcune premesse di vitale importanza, che sgomberino il campo da possibili strumentalizzazioni e prese di posizione, talvolta, infondate.

Procediamo per punti:

1) Occorre una rinnovata consapevolezza che la linea di confine tra "inclusivitΓ '" ed "esclusivitΓ " Γ¨ estremamente sottile: si possono progettare strategie e politiche dichiarate inclusive che, in realtΓ , si fondano su presupposti diametralmente opposti;

2) Costruire le condizioni, sociali e culturali, di una partecipazione che non puΓ² essere imposta richiede un' azione sistemica dal basso che determini una co-costruzione di queste stesse condizioni;

3) I valori e i concetti stessi di "identitΓ " e di "comunitΓ " non sono assoluti e possono indicare, ed essere declinati nella prospettiva di una chiusura individuale e collettiva. Da questo punto di vista il Comitato fin dall'inizio ha immaginato e definito l'idea, l'aspirazione, l'utopia di una comunitΓ  concretamente "aperta" a visioni e pensieri plurali, oltrechΓ© entitΓ  eterogenee;

4) Occorre maturare un'altra consapevolezza: pluralismo, diversitΓ  ed eterogeneitΓ  delle realtΓ  partecipative sono elementi di ricchezza per l' innesco e la realizzazione (lungo periodo) del quartiere, aperto e inclusivo, che tutti immaginiamo.

Tornando alla vicenda specifica dell' ex Cinema Palazzo, e richiamando le suddette premesse, e nello specifico l'occupazione chiamata "Nuovo Cinema Palazzo", ha sollevato tra i residenti diversi interrogativi  poi confermati da una ricerca   condotta dall'UniversitΓ  Roma Tre, sull'utilizzo di spazi pubblici o privati utilizzati da Associazioni e sulla loro reale inclusivitΓ  del luogo che nel tempo si Γ¨ trasformato in uno spazio riservato a soli gruppi organizzati e autoreferenziali e raramente rivolta alle singolaritΓ  dei residenti.

Questo ci mostra  l'importanza di creare spazi che rispecchino le necessitΓ  di molti, ma soprattutto la storia e la memoria del quartiere, e che promuovano la coesione sociale piuttosto che creare divisioni.

Aperture e non chiusure.

Il Comitato di Quartiere San Lorenzo

(Fotografia dalla raccolta di Gaetano Bordoni, link al progetto https://www.albumdiroma.it/progetti/san-lorenzo?fbclid=IwAR1gPck75QB9IsHa5R4jbTHJPb5ytBitZr1MD1RBXnJUkjArO13nmyL_n7E )

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